di Salvo Barbagallo
Tutto nel giro di poche ore: il colpo di Stato portato avanti da parte dell’esercito è fallito, Erdogan è ancora in sella. Notizie ancora frammentarie, nonostante la diffusione continua di immagini provenienti dalla Turchia. L’unica cosa certa è il caos che regna nel Paese, e gli sviluppi di una situazione che appare confusa.
Alcune fonti fino a notte tarda hanno data per certa la “fuga” di Erdogan e che al suo aereo era stato negato l’atterraggio in Germania.
Da quando lo Stato maggiore dell’esercito turco ha annunciato di aver preso il potere nel Paese per ristabilire l’ordine democratico e la libertà, le informazioni si sono accavallate ma senza che lo scenario apparisse chiaro. Di certo c’era anche la “voce” del premier turco, Binali Yildirim che preannunciava il tentativo illegale di assumere il potere da parte di un gruppo all’interno dell’esercito e che. le nostre forze useranno la forza contro la forza. Il premier turco, Binali Yildirim ha affermato anche che il colpo di Stato non riuscirà e i responsabili saranno puniti.
Come riferisce Il Corriere della Sera Spari, gente in piazza avvolta dalle bandiere, carri armati, esplosioni, morti e feriti: in piena notte non ha ancora contorni precisi il quadro del colpo di Stato tentato venerdì sera in Turchia, quando, intorno alle 22 i militari hanno occupato i centri nevralgici della Turchia, (…) ma alle due di notte, a distanza di 4 ore appena dall’annuncio, il premier turco Binali Yildrim ha assicurato: «La situazione è largamente sotto controllo», mentre la tv di Stato, occupata e oscurata dai militari, ha ripreso le trasmissioni. E il presidente Recep Tayyip Erdogan, scappato inizialmente a bordo di un volo, è tornato ad Istanbul, dove lo aspettava una folla in festa.
Alle ore 4 di stamane (16 luglio) Recep Tayyip Erdogan tiene una conferenza stampa: all’interno delle forze armate purtroppo c’era un gruppo di persone che non ha potuto ammettere l’unità della nostra nazione e che si è organizzato in uno stato parallelo. Si tratta di un processo che dura da oltre 40 anni, sono riusciti a organizzarsi anche all’interno delle nostre forze armate. I golpisti sono un’organizzazione terrorista, i colpevoli pagheranno duramente.
Più di settanta morti, 330 ufficiali dell’esercito turco che hanno partecipato al tentativo di colpo di stato sono stati arrestati: questo il bilancio provvisorio del fallito golpe. Ad Ankara e Istanbul gruppi di persone sono scese in strada per protestare contro i militari, che sono presenti con i carri armati, e si hanno notizie di tre persone ferite mentre provavano ad attraversare lo stretto del Bosforo. La polizia si è opposta al golpe, e tra agenti e militari ci sono stati sanguinosi combattimenti. I caccia si sono alzati in volo bombardando alcune zone, un F-16 ha abbattuto un elicottero a bordo del quale c’erano militari golpisti.
Come detto una situazione in evoluzione, anche se ormai si dà per certo il fallimento del colpo di Stato.